articolo Tempo libero Passeggiata nel parco
Camminare: uno spazio per corpo e anima freccelunedì 9 settembre 2013

Avete un momento tutto per voi: avete mai pensato di andare a camminare? Ritagliato tra ritmi di vita a volte troppo pressanti, il tempo libero si può rivelare davvero prezioso. E non si tratta tanto di riempire questo tempo, quanto invece di cercarne la qualità, per non ricadere nello stesso stress da cui si cerca di fuggire. Ormai le offerte si sprecano, anzi forse ci si perde nel tentativo di scegliere quello che ci può far bene, che ci aiuti a tenerci in forma, che segua le nostre inclinazioni …

Ecco allora corsi di ogni tipo, soprattutto volti all’attività fisica, che di solito si svolgono in palestra: ben vengano, certo. Ma l’idea suggerita è diversa, è quella di uno spazio personale, di libertà, all’aria aperta, fatto semplicemente di passi. Con il minimo favore di un discreto tempo atmosferico, un comodo paio di scarpe da ginnastica ai piedi e un altrettanto comodo abbigliamento, si sceglie una strada, magari vicino a casa, e si comincia a camminare. Da soli o, se ci si sente più tranquilli con un compagno di cammino. Tratti inizialmente brevi, seguendo il proprio passo che, allenato con costanza, si farà anche più sostenuto.

Bello in particolare il cammino sugli argini, niente traffico, i colori della natura intorno e un’aria subito diversa: chi ne avesse già fatto esperienza si sarà accorto che il popolo dei camminatori è divenuto ultimamente via via più numeroso. E una spiegazione c’è, sta nella semplicità del gesto, nella sua essenzialità portatrice di benessere, di una sorta di completezza risanatrice che coinvolge corpo e anima. Camminare è fare movimento ma anche qualcosa in più: è il potere della strada, qualunque essa sia, che alleggerisce i pensieri, solleva lo spirito, ridimensiona certe pesantezze.

Il cammino diventa allora trascinante, entusiasma sapere di poter fare anche molti chilometri a piedi, abituati come siamo ai mezzi di trasporto! E si ritorna stanchi ma soddisfatti, positivi, forse un po’ trasformati. Per facilitare l’esercizio fisico ci si può anche munire di bastoncini telescopici, tipici del nordic walking e molto utili soprattutto in discesa per non gravare sulle ginocchia. Nessuna fretta, nessuna forzatura dunque: e un po’ alla volta il cammino si può allargare a nuovi spazi, luoghi diversi per diverse esperienze, anche itineranti, di più giorni. E’ la nuova frontiera dell’antico peregrinare: ritrovarsi moderni pellegrini nella storia. A seconda delle esigenze e delle possibilità molte sono le opportunità da vivere in cammino.

Si possono “costruire” percorsi in autonomia oppure aggregarsi a gruppi organizzati: qualche esempio? Piacevolissima la via Francigena soprattutto nel tratto toscano, ma anche la via degli dei, da Bologna a Firenze per boschi, i percorsi casentinesi di san Francesco, il cammino di san Carlo in Piemonte, la via Micaelica da Roma a San Michele Arcangelo in Puglia … Proposte che sollecitano una personalissima componente spirituale, o altri ancora in diverse parti d’Italia, tutte da scoprire (una sconosciuta Basilicata, con il suo grandioso Pollino …), in pianura, collina o in montagna, sempre zaino in spalla, sotto ogni cielo.

Come dire, si può camminare in più direzioni, dalle più semplici alle più impegnative, si sceglie la propria, la si vive con pienezza. Certo a proposito di movimento e di strada, per gli amanti del genere, della vita all’aria aperta, dell’andare in libertà, pure con fatica, volendo “macinare” molti più chilometri e prefiggersi mete più lontane, non possiamo dimenticare la bicicletta e l’appassionante mondo del cicloturismo. Ma avremo modo di parlarne più approfonditamente nei prossimi articoli. Intanto … camminiamo?
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Valeria  Capuano - vedi tutti gli articoli di Valeria  Capuano



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Ecco allora corsi di ogni tipo, soprattutto volti all’attività fisica, che di solito si svolgono in palestra: ben vengano, certo. Ma l’idea suggerita è diversa, è quella di uno spazio personale, di libertà, all’aria aperta, fatto semplicemente di passi. Con il minimo favore di un discreto tempo atmosferico, un comodo paio di scarpe da ginnastica ai piedi e un altrettanto comodo abbigliamento, si sceglie una strada, magari vicino a casa, e si comincia a camminare. Da soli o, se ci si sente più tranquilli con un compagno di cammino. Tratti inizialmente brevi, seguendo il proprio passo che, allenato con costanza, si farà anche più sostenuto.

Bello in particolare il cammino sugli argini, niente traffico, i colori della natura intorno e un’aria subito diversa: chi ne avesse già fatto esperienza si sarà accorto che il popolo dei camminatori è divenuto ultimamente via via più numeroso. E una spiegazione c’è, sta nella semplicità del gesto, nella sua essenzialità portatrice di benessere, di una sorta di completezza risanatrice che coinvolge corpo e anima. Camminare è fare movimento ma anche qualcosa in più: è il potere della strada, qualunque essa sia, che alleggerisce i pensieri, solleva lo spirito, ridimensiona certe pesantezze.

Il cammino diventa allora trascinante, entusiasma sapere di poter fare anche molti chilometri a piedi, abituati come siamo ai mezzi di trasporto! E si ritorna stanchi ma soddisfatti, positivi, forse un po’ trasformati. Per facilitare l’esercizio fisico ci si può anche munire di bastoncini telescopici, tipici del nordic walking e molto utili soprattutto in discesa per non gravare sulle ginocchia. Nessuna fretta, nessuna forzatura dunque: e un po’ alla volta il cammino si può allargare a nuovi spazi, luoghi diversi per diverse esperienze, anche itineranti, di più giorni. E’ la nuova frontiera dell’antico peregrinare: ritrovarsi moderni pellegrini nella storia. A seconda delle esigenze e delle possibilità molte sono le opportunità da vivere in cammino.

Si possono “costruire” percorsi in autonomia oppure aggregarsi a gruppi organizzati: qualche esempio? Piacevolissima la via Francigena soprattutto nel tratto toscano, ma anche la via degli dei, da Bologna a Firenze per boschi, i percorsi casentinesi di san Francesco, il cammino di san Carlo in Piemonte, la via Micaelica da Roma a San Michele Arcangelo in Puglia … Proposte che sollecitano una personalissima componente spirituale, o altri ancora in diverse parti d’Italia, tutte da scoprire (una sconosciuta Basilicata, con il suo grandioso Pollino …), in pianura, collina o in montagna, sempre zaino in spalla, sotto ogni cielo.

Come dire, si può camminare in più direzioni, dalle più semplici alle più impegnative, si sceglie la propria, la si vive con pienezza. Certo a proposito di movimento e di strada, per gli amanti del genere, della vita all’aria aperta, dell’andare in libertà, pure con fatica, volendo “macinare” molti più chilometri e prefiggersi mete più lontane, non possiamo dimenticare la bicicletta e l’appassionante mondo del cicloturismo. Ma avremo modo di parlarne più approfonditamente nei prossimi articoli. Intanto … camminiamo?
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